La pandemia di Coronavirus ha pesantemente rallentato le operazioni della NASA, la quale ha a cantiere molti progetti che comunque nel corso del tempo stanno man mano riprendendo spediti le operazioni di completamento.

Tra questi ne spicca uno legato alle telecomunicazioni spaziali, da sempre un punto che necessitava una piccola rivoluzione per migliorare l’efficienza delle trasmissioni, obbiettivo che vede come base di partenza i laser, ritenuti la soluzione per migliorare le comunicazioni su enorme distanza come quelle spaziali.

 

Il test in arrivo per le comunicazioni laser

Il giorno 4 del mese di Dicembre, tra le 10:04 e le 12:04 per il fuso orario italiano partirà infatti dallo Space Launch Complex 41 della Cape Canaveral Space Force Station la missione dal titolo: Laser Communications Relay Demonstration (LCRD) mossa verso lo spazio dal propulsore Atlas V 551 della United Launch Alliance.

Secondo quanto previsto visto dal progetto, le comunicazioni che sfrutteranno la tecnologia laser non solo saranno più veloci, bensì consentiranno di non soffrire dell’incredibile affollamento delle frequenze radio legato all’incredibile ragnatela di satelliti che sono attualmente in orbita, basti pensare a Starlink.

Il tipo di laser adoperato sarà quello a luce infrarossa, un cambiamento decisamente vantaggioso dal momento che ridurrà la potenza necessaria da erogare per mandare le informazioni e anche la dimensione dei ripetitori da piazzare sui satelliti e sulle sonde, esso consentirà di trasferire dati ad una velocità di 1,2 Gbps e non soffrirà di interferenze di nessun tipo.

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