Pfizer, grosse novità sugli effetti del vaccino contro la variante Delta

La campagna delle terze dosi per il siero di Pfizer è ufficialmente partita in Italia. Con la popolazione raggiunta da prima dose e richiamo pari ad oltre l’’80% le autorità sanitarie, anche per contrastare una nuova possibile ondata di Covid, stanno programmando una nuova fase per le vaccinazioni.

 

Pfizer, i tempi della terza dose e l’ipotesi di una quarta

Le operazioni per le terze dosi in Italia già sono partite dallo scorso 20 Settembre. In linea con le direttive sancite dal Ministero, la cosiddetta dose “booster” ha avuto come destinatarie gli anziani, i residenti delle RSA e tutti coloro che hanno malattie pregresse. La scelta, in questo senso, è molto chiara: proteggere tutti coloro che hanno il maggiore rischio di un contagio in forma grave da Covid.

La terza dose sarà comunque estesa a grande parte della popolazione. Proprio in queste ore il Ministero della Salute ha ufficializzato che, a partire dal 1 Dicembre, tutti gli italiani nella fascia dai 60 anni ai 40 anni potranno ottenere la loro terza dose di Pfizer.

Sempre nelle precedenti settimane si era fatta spazio l’ipotesi circa anche una quarta dose invernale da associare alla terza. Quest’ipotesi è stata paventata soltanto per i cittadini che hanno gravi fragilità e malattia pregresse e tutt’ora non è stata confermata dalle autorità sanitarie italiane.

Il “booster” di Pfizer ha una necessaria utilità, stando alle voci della comunità scientifiche, per evitare un’ondata caratterizzata dalla variante Delta, che si rivela molto più infettiva delle altre varianti. Proprio in Europa, da giorni, si assiste ad un progressivo ma rapido aumento dei contagi.

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