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Il vaccino Pfizer caratterizzerà la campagna di immunizzazione contro il Covid da qui ai prossimi mesi. Con la popolazione protetta da prima e seconda dose al più dell’80%, l’attenzione del Ministero della Salute e degli organi sanitari si sposta sulla prossima fase dedicate alle terze dosi.

 

Pfizer, il perché di possibili modifiche al vaccino

Le somministrazioni delle terze dosi di Pfizer sono già partite lo scorso mese di Settembre ed hanno riguardato i cittadini con condizioni di fragilità e malattie pregresse, gli anziani o tutti gli ospiti delle residenze sanitarie. Ancora una volta quindi la priorità è stata rivolta ai cittadini con maggiori possibilità di contrarre il Covid in una forma più severa.

Come da annuncio ministeriale tuttavia le terze dosi di Pfizer arriveranno ben presto anche a tutta la popolazione adulta. L’obiettivo del Ministero è quello di iniziare la nuova fase per le somministrazioni del farmaco già entro la fine dell’anno o entro le prime settimane del prossimo 2022.

In vista della campagna per le terze dosi però potrebbero presto arrivare novità anche sul fronte delle compagnie farmaceutiche che si occupano della produzione del vaccino. Alcuni esperti di BioNtech, azienda che collabora proprio con Pfizer per la produzione del farmaco, hanno paventato un possibile cambio al codice genetico del vaccino per il prossimo anno.

La modifica sarebbe necessaria in futuro per adattare il vaccino alle più recenti varianti del virus. Se la variante Delta è oggi ben coperta dalla versione attuale del siero Pfizer, non è escluso lo scenario circa la nascita di varianti anche più pericolose del patogeno.

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