A quanto pare l’intera infrastruttura dietro la famosa quanto discussa certificazione verde sta per subire un terremoto a dir poco mostruoso, tutto è iniziato però da un fatto abbastanza curioso quanto preoccupante, sono infatti entrati in circolazione dei Green Pass recanti le generalità di Adolf Hitler, famoso personaggio storico tristemente noto per le sue azioni, che seppur contraffatti, riescono a superare i controlli del lettore C19, risultando dunque validi.

 

Cosa sta succedendo ?

Ovviamente il tutto creando non poco scalpore, poichè se da un lato incrociando quanto presente sulla spunta verde con quanto presente nel documento di identità di chi la presenta si possono facilmente bloccare tentativi di accesso frodoso a strutture che richiedono il Green Pass, cosa si potrebbe fare se invece si usassero Pass generati in modo illegale ma capaci di essere riconosciuti validi ?

Il problema secondo molti è più grave di quanto sembri, il sistema crittografico del Green Pass è in mano a istituzioni governative ed enti sanitari come le farmacie, unici dunque a poterli generare, in primis si è dunque pensato ad uno scherzo divenuto virale, c’è però chi pensa che la cosa sia ben più grave, sostenendo che le chiavi private di crittografia siano state prelevate e vengano ora usate per generare pass fasulli ma validabili a proprio piacimento, un colpo che sostanzialmente distruggerebbe il Green Pass, obbligando a ripartire da zero con delle nuove chiavi.

A sostenere la tesi che siano state rubate le chiavi di crittografia è un leaker francese, Reversebrain, una situazione che sarebbe a dir poco catastrofica che vede però contro chi invece, come citato su Raidforums, pensa che si tratti di un singolo utente in possesso della piattaforma ufficiale e che la stia sfruttando solo per fare soldi.

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