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Il vaccino Pfizer continuerà ad essere al centro della campagna vaccinale in Italia anche nei prossimi mesi. Dopo aver raggiunto con doppia dose oltre l’80% della popolazione, il Ministero della Salute è attualmente impegnato a programmare le terze dosi del siero anti Covid. Le operazioni già sono partite nel corso delle precedenti settimane.

 

Pfizer, il perché di possibili modifiche al vaccino

Gli attuali protocolli prendono la somministrazione della terza dose di Pfizer a determinate categorie di cittadini italiani. Tra queste figurano i fragili con malattie pregresse, gli anziani o anche gli ospiti delle residenze RSA. L’obiettivo in questa fase conclusiva del 2021 è quello di raggiungere con ulteriore richiamo i cittadini che hanno completato il primo ciclo nello scorso inverno.

Come annunciato anche da fonti del Ministero, però, la terza dose di Pfizer ben presto arriverà anche a tutta la popolazione adulta. In base agli attuali cronoprogrammi, le somministrazioni generali per il nuovo richiamo dovrebbero partire tra il mese di Dicembre e quello di Gennaio.

Per il 2022, intanto, una novità potrebbe interessare il vaccino di Pfizer nella sua attuale forme. Gli esperti di BioNtech, azienda che collabora proprio con Pfizer per la produzione del farmaco, non escludono modifiche al codice genetico del vaccino nel futuro a breve termine. Queste modifiche potrebbero essere necessarie per adattare il siero alle nuove varianti del Covid.

Se la variante Delta, che pure si rivela più infettiva rispetto alle precedenti versioni del virus, è attualmente coperta dagli effetti positivi del vaccino, nuove varianti potrebbero sfuggire alla protezione. Da qui la necessità di un “aggiornamento”.

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