A quanto pare per Facebook negli ultimi mesi non c’è proprio pace, stando alle ultime news la piattaforma di casa Zuckerberg è stata vittima di un data breach che ha portato in vendita nel DarkWeb i dati di ben 178 milioni di utenti, un numero mostruoso che però questa volta vede disponibile anche l’autore del furto, le sue generalità infatti sono venute a galla ed ora la società di Zuckerberg ha deciso di portarlo in tribunale.

Il responsabile dell’attacco che cha messo in circolazione il database è Alexandrovich Solonchenk, un cittadino ucraino che ora ha certamente una bella gatta da pelare tra le mani, dovendo affrontare una causa intentata da Facebook.

 

La tecnica e il processo

La tecnica sfruttata dal ragazzo è stata quella del data scraping, la quale gli ha permesso di estrarre i dati degli utenti mascherandosi da emulatore Android sfruttando il servizio Contact Importer di Messenger, il quale permette di sincronizzare i contatti in rubrica con la famosa app di messaggistica del social network blu.

Come se non bastasse, il giovane aveva creato un tool automatizzato che ha portato a numerosi furti di questo tipo con conseguenza messa in vendita dei dati rubati nel dark web ripetutamente, tra l’altro il soggetto non si è limitato a Facebook, ha preso di mira anche altre aziende, l’accusa è estesa infatti al furto di dati da una società francese e dalla maggiore banca ucraina.

Facebook ha ovviamente formulato una causa presso la Corte Distrettuale Northern District della California – Divisione di Oakland/San Francisco, all’interno della quale chiede il divieto di vendita dei dati e l’interdizione totale del ragazzo da Facebook.

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