Si è recentemente conclusa l’ultima missione spaziale russa sull’ISS, missione che però non è stata propriamente tale, o almeno lo scopo non proprio adeguato da definire la spedizione una missione, la partenza verso lo spazio è stata infatti portata avanti per girare il primo film interamente lontani dalla Terra.

Ebbene la Russia è riuscita a battere sul tempo anche gli Stati Uniti, che erano in lizza per l’impresa cinematografica con un progetto a cui avrebbero dovuto partecipare SpaceX, la NASA e Tom Cruise.

 

L’impresa spaziale russa

Le riprese sono durate circa due settimane, alle 6.35 (ora italiana) della scorsa domenica, la navicella Soyouz MS-18 è atterrata in Kazakistan, nella stessa base di lancio da cui era partita il 5 di Ottobre.

Nel modulo rientrato sulla Terra si trovavano Yulia Peresild, il regista Klim Shipenko e l’astronauta Oleg Novitski, i quali hanno contribuito a girare il film che provvisoriamente si intitola The Challenge il quale narrerà la vicenda di un chirurgo partito per lo spazio per salvare la vita di un astronauta.

Yulia Peresild è diventata così la prima attrice nella storia del cinema e della Terra a girare un film nello spazio, performance che ha richiesto un addestramento iniziato la scorsa primavera per affrontare adeguatamente la sfida, la quale è stata forse anche tripla per il regista, il quale oltre ad adempiere le sue mansioni, ha dovuto fare anche da operatore, truccatore e scenografo.

Nelle scene del film appariranno anche come comparse alcuni degli astronauti soggiornanti sulla ISS, i quali hanno dovuto, non senza un brivido, correggere un’anomala inclinazione della stazione nata a causa dei test di accensione dei propulsori della Soyouz MS-18 durati più del previsto.

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