pfizer-scoperta-meno-efficace-variante-delta

I numeri della campagna di vaccinazione sono sempre più positivi in Italia. L’85% dei cittadini ha ricevuto almeno una dose di vaccino, mentre più dell’80% della popolazione ha effettuato anche il previsto richiamo. Con questi dati molto soddisfacenti, anche in vista del prossimo anno, l’attenzione si sposta ora sulla terza dose per i sieri ad mRNA, Pfizer in primi.

Pfizer, la terza dose per chi è prevista in autunno

A partire dallo scorso 20 Settembre, sono partite le immunizzazioni anche per chi ha già completato il doppio appuntamento vaccinale in inverno. Come previsto dal protocollo siglato da Ministero della Salute e AIFA, la terza dose di Pfizer e di Moderna è destinata in primo luogo ai cittadini con malattie pregresse. 

Interessati da questo discorso ci sono anche gli anziani o over 70, che hanno ricevuto le prime dosi di vaccino nei primi mesi dello scorso anno. Sempre nella platea degli idonei ad ulteriore somministrazione con Pfizer ci sono i residenti nelle RSA.

A breve però potrebbero arrivare ulteriori novità in merito. La campagna, infatti, potrebbe aprirsi anche ai cittadini tra 70 e 60 anni. Questo, in prospettiva futura, dovrebbe dare l’idea di una campagna per la terza dose aperta a tutti i cittadini.

La comunità scientifica è oggi pressoché concorde sulla necessità della terza dose di Pfizer, anche per contrastare la variante Delta, che si rivela molto più infettiva oltre che più pericolosa nei suoi effetti clinici. Altri paesi come Israele, Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Germania stanno seguendo la medesima strategia dell’Italia.

Articolo precedenteVodafone aumenta i prezzi: per queste tariffe 2 euro in più al mese
Articolo successivoVodafone TV: i pacchetti da 5 euro con NOW e 12 mesi gratis di Amazon Prime continuano