Facebook ha presentato una mozione per chiedere di archiviare il caso antitrust della Federal Trade Commission contro la società. L’obiettivo di questa causa è costringere l’azienda a vendere Instagram e WhatsApp.

La mozione è stata presentata lo stesso giorno in cui le piattaforme della società hanno subito un’interruzione a livello globale di sei ore. Secondo alcune stime, potrebbe costare all’economia mondiale quasi 1 miliardo di dollari. Una cifra relativa se si considera che queste oscillazioni sono risolvibili e provvisorie. Il gigante dei social ritiene che non ci sia “nessuna base valida” per etichettare la società come “alla ricerca di monopolio per vie illegali“. Inoltre, spiega che la denuncia di agosto della Federal Trade Commission si basa su “congetture piuttosto che su fatti”.

FTC contro Facebook: l’azienda vuole chiudere il caso antitrust che la costringerebbe a vendere Instagram e WhatsApp

Facebook chiede che la causa venga archiviata. Aggiunge che il caso è “completamente privo di supporto legale o di fatti”. Non è la prima volta che Facebook risente delle accuse di monopolio. La FTC ribadisce che per far chiarezza sul perché del caso antitrust, Facebook non dovrebbe essere paragonato ad app come TikTok e YouTube. Piuttosto, si devono considerare rivali come Snapchat, che ha meno utenti mensili di Facebook e/o Instagram. Per la FTC la causa è proprio il monopolio dell’azienda.

La mozione, come accennato poco fa, risale al giorno in cui le varie piattaforme dell’azienda hanno subito un’interruzione di sei ore, dovuta a modifiche apportate ai router. “Questa interruzione del traffico di rete ha avuto un effetto a cascata sul modo in cui comunicano i nostri data center, interrompendo i nostri servizi”, dichiara la società. Lunedì, Frances Haugen, esperta di dati ed ex dipendente Facebook, si è anche rivelata l’informatrice in programma per testimoniare davanti al Congresso degli Stati Uniti. Si indagherà sulla ricerca interna dell’azienda che dimostra fino a che punto la priorità dell’azienda sia aumentare i profitti a discapito della sicurezza degli utenti.

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