pfizer

La campagna di vaccinazione contro il Covid in Italia prosegue ed i numeri sono ora molto favorevoli. In questi giorni, infatti, si toccherà la fatidica quota dell’80% di immunizzati contro il coronavirus. Mentre si completa il ciclo a chi non ha ricevuto nemmeno una dose, è partita anche l’operazione per le terza dosi di vaccino Pfizer.

 

Pfizer, si parla di una modifica del vaccino

Il protocollo del Ministero della Salute, studiato insieme ad AIFA, prevede la terza dose di Pfizer per tutti i cittadini che hanno malattie pregresse e che risultano avere situazioni di fragilità, pericolose in ottica di un contagio Covid. Anche l’EMA nella giornata di ieri ha dato il suo ok alla terza dose di Pfizer.

Una volta completate le operazioni con i fragili, sarà quindi il turno degli anziani. In tale circostanza si dovrebbe proseguire privilegiando in primo luogo coloro che hanno completato il ciclo di immunizzazione nell’inverno scorso. Simile discorso anche per i residenti delle RSA.

Nel mentre, proprio sul vaccino Pfizer arriva una notizia che potrebbe far molto discutere. l numero uno di BioNtech (azienda tedesca che collabora alla produzione del vaccino), Ugur Sahin, ha affermato nei giorni scorsi che presto potrebbe essere necessaria una modifica al codice genetico del farmaco per adattare questo alle prossime varianti del Covid, che potrebbero essere più resistenti rispetto alla protezione dello stesso vaccino.

Sino ad oggi, compresa la comparsa della variante Delta che si rivela molto più infettiva rispetto alle precedenti versioni del patogeno, è confermata la totale protezione di Pfizer da contagio, forme gravi di malattia e decesso.

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