YouTube, Google, Android, Android TVLa Russia e Google non hanno mai avuto buoni rapporti. Di recente YouTube ha eliminato un canale tedesco a causa delle fake news sul COVID-19. Il governo russo ha minacciato di bloccare completamente la piattaforma per aver preso questa decisione senza prima chiederne il consenso. Inoltre, ha minacciato la Germania di bloccare tutti i loro media, sospettando che dietro le azioni di YouTube ci sia proprio il governo tedesco.

Come riportato da Deutsche Welle, YouTube inizialmente ha minacciato RT con un timeout per aver violato le linee guida sul COVID-19. RT ha quindi utilizzato il suo secondo canale, “Der Fehlende Part” per continuare a caricare contenuti destinati al canale principale, eludendo efficacemente il divieto. Immediatamente, l’agenzia russa responsabile della supervisione dei mass media, Roskomnadzor, ha chiesto a Google di rimuovere tutte le restrizioni, minacciando di multare l’azienda o di bloccare completamente o parzialmente la piattaforma video di Google nel Paese.

YouTube e governo tedesco contro il governo russo: a scatenare il conflitto le fake news sul Covid-19

In seguito al divieto, il caporedattore di RT, Margarita Simonyan, è arrivata al punto di annunciare: “Questa è una guerra mediatica dichiarata dallo stato tedesco allo stato russo”, accusando il governo tedesco di influenzare le decisioni contro RT Germany. Ha inoltre invitato i regolatori russi a vietare i media statali tedeschi in Russia per contrattaccare. Secondo una dichiarazione rilasciata a RadioFreeEurope (tramite il Washington Post), il ministero degli Esteri russo ha dichiarato: “L’adozione di misure di rappresaglia contro i media tedeschi in Russia sembrerebbe non solo una cosa appropriata, ma anche necessaria”.

Possiamo solo sperare che le parti coinvolte possano trovare una soluzione, ma potrebbe essere più difficile del previsto. Il governo tedesco nega qualsiasi coinvolgimento nella decisione di YouTube. Mentre YouTube si sta impegnando a far rispettare le regole, almeno per il momento. La popolazione russa potrebbe subirne le conseguenze più di chiunque, poiché rischia di perdere l’accesso a una delle più grandi piattaforme di intrattenimento al mondo.

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