DisserviziIl Codacons, (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e la tutela dei diritti di utenti e consumatori), ha deciso ufficialmente di richiamare l’attenzione su un’ordinanza della Corte Suprema di Cassazione per quanto concerne i disservizi degli operatori telefonici, una situazione molto problematica.

Disservizi telefonici: Ordinanza n. 3996/2020 della Corte Suprema di Cassazione

Il Codacons ha deciso di fare riferimento all’ordinanza della Corte Suprema di Cassazione n.3996 del 18/02/2020 (Sez. Terza Civile), la quale è sicuramente molto interessante per quanto concerne l’economia dei rapporti tra clienti e operatori telefonici in merito a dei disservizi. L’ordinanza ha un chiarimento fondamentale sulla ripartizione degli ordini probatori e del loro bilanciamento in base ai criteri applicati in merito alla responsabilità contrattuale.

Di fatto, TIM SPA aveva fatto ricorso per la cassazione della sentenza di parziale accoglimento della domanda risarcitoria da parte del cliente: “Fallimento della Soc. Fratelli Spada Srl in liquidazione” – riguardante i danni subiti «per l’inadempimento del contratto di utenza stipulato che, in ragione del malfunzionamento delle linee telefoniche e del disservizio procrastinatosi nel tempo, aveva gravemente ostacolato l’esercizio dell’attività aziendale».

Ecco cosa ha detto la Corte Suprema di Cassazione nell’ordinanza in esame: «in tema di prova dell’inadempimento di una obbligazione, il creditore che agisca per la risoluzione contrattuale, per il risarcimento del danno o per l’adempimento – che, nel caso del contratto di utenza è il cliente – deve provare la fonte (negoziale o legale) del suo diritto ed il relativo termine di scadenza, limitandosi poi ad allegare la circostanza dell’inadempimento della controparte, mentre al debitore convenuto – vale a dire l’operatore telefonico – spetta la prova del fatto estintivo dell’altrui pretesa, costituito dall’avvenuto adempimento, ed eguale criterio di riparto dell’onere della prova è applicabile quando è sollevata eccezione di inadempimento ai sensi dell’art. 1460 cod. civ.».

Disservizi telefonici: cosa dice il Codacons

Essendo che si tratta di un qualcosa di fondamentale importanza che riguarda la quotidianità di moltissimi utenti, era importante vedere più da vicino cosa dicesse la Cassazione. Il Codacons ha voluto comunque dire qualcosa mediante Marco Donzelli, Presidente Nazionale del Codacons, il quale ha dichiarato:

«La Sentenza è importante in quanto mette ordine circa l’onere della prova esistente in queste tipologie contrattuali, consentendo quindi al consumatore/utente di allegare solamente l’inadempimento della compagnia telefonica, e se viene richiesto il risarcimento del danno, dimostrare quale danno sia stato concretamente subito. Questo consente a tutti coloro che abbiano subito disservizi dalla compagnia telefonica ad agire per il risarcimento del danno, chiedendo la giusta corresponsione dei danni patiti».

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