IPTV: fermati 220 utenti italiani, rischiano multe, sequestri e reclusione

Con il ritorno della Serie A, si torna anche a parlare dello streaming IPTV. Sono molti gli appassionati di calcio che quest’anno hanno deciso di affidarsi alla tecnologia illegale per la visione delle partite, pur di non attivare un triplo abbonamento tra Sky, DAZN, Amazon o Mediaset Infinity.

 

IPTV, perché evitare la Serie A con lo streaming gratuito

A conti fatti, lo streaming illegale è una soluzione che si sposa perfettamente con chi desidera risparmiare sui costi mensili delle tv a pagamento. Nonostante i benefici in termini economici, però, gli utenti che si affidano all’IPTV devono anche considerare i rischi mai così alti.

In primo luogo, tutti coloro che decidono di affidarsi allo streaming IPTV si espongono ad una serie di truffe. Tanti malintenzionati anche in queste ore stanno attirando gli utenti nelle chat di Telegram e di WhatsApp per promuovere la tecnologia IPTV. Attenzione a queste conversazioni. Molte persone, infatti, si sono trovati a pagare un servizio streaming senza ricevere nulla in cambio.

Gli utenti devono prestare attenzione anche a multe e rischi ancora già severi. Le forze dell’ordine nelle scorse settimane hanno multato gli utenti che si affidavano all’IPTV con somme sino a 30mila euro. Per i casi recidivi è stata poi disposta la reclusione dai sei mesi a tre anni.

La tecnologia dello streaming illegale e dell’IPTV in alcuni casi si lega anche ai canali VPN. Di per sé, la tecnologia è legale e rappresenta uno strumento consigliassimo e facile da usare per qualsiasi utente per navigare protetti in rete, e che se usato con i più noti servizi di streaming (Netflix, Amazon Prime Video) da accesso a cataloghi più vasti. NordVPN, la migliore VPN attualmente in rete, offre un ottimo servizio ed è in offerta con un prezzo scontatissimo.

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