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Ormai è ben noto che il comparto di Apple sull’App Store non sia esattamente ben visto da molti sviluppatori, sia piccoli che grossi. Il problema principale è che si tratta sostanzialmente di un monopolio e da questo punto di forza va a guadagnare molto di più sulle spalle di quest’ultimi.

Le cause contro il colosso statunitense sono state molte e adesso se ne sta aggiungendo un’altra molto pesante, anche se è molto probabile che arriverà fino in fondo con una pretesa del genere. Uno sviluppatore del New Jersey ha di fatto intentato una class action contro Apple di 200 miliardi di dollari. Una somma mostruosa che viene giustificata da quello che viene definito proprio come un monopolio invisibile.

 

Apple: una nuova causa sulle sue spalle

Nello specifico in questo caso a Apple viene imputato l’aver eliminato alcune applicazioni proprio dall’App Store, ma anche le solite commissioni troppo alte. Come detto la somma richiesta risulta senza dubbio troppo alta e anche in caso di vincita della causa in tribunale è sostanzialmente impossibile che un giudice ordini alla compagnia di pagare il tutto. Più probabile è il pagamento di una somma intorno a qualche milione di dollari e si tratta solo di una stima ottimista.

Sicuramente Apple non ha minimamente paura, anche solo tralasciando la presenza di una lunga schiera di avvocati bene pagati. Allo stato attuale sono ancora in battaglia contro Epic Games per la gestione di Fornite su iOS. È difficile capire come risolverà quest’ultima e così vale anche per la nuova causa in atto.

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