Nel campo dell’informatica, soprattutto quando essa si mescola al mondo del web, il termine sicurezza è davvero molto relativo, il rischio di incappare in pericoli vari è davvero elevato, soprattutto se si naviga prestando poca attenzione alle fonti che si visitano.

Ovviamente i pericoli maggiori sono costituiti dai malware e dai virus, i quali una volta penetrati nel PC possono prendere il controllo senza nemmeno farsi notare e rubare tutti i dati importanti in essi contenuti.

È proprio questo il caso di QakBot, un trojan bancario che nei primi sette mesi di quest anno, ha fatto registrare un aumento delle vittime pari a ben il 65% in più rispetto a quelle colpite nel 2020, un valore dunque quasi pari al doppio di quello del precedente anno.

 

La piaga QakBot

17.316 utenti in tutto il mondo, nei primi sette mesi di quest anno, sono stati colpiti da QakBot, secondo Kaspersky il rischio che il malware bancario si diffonda fino a diventare un problema serio è molto elevato, anche tenendo in considerazione le sue attività malevole, esso infatti, infiltratosi in un PC, è in grado di rubare denaro dai conti bancari della vittima e dai rispettivi portafogli elettronici.

La nuova versione entrata in circolazione attualmente (malware nato nel 2007), include tra le altre anche una funzione di Keylogging, di copia dei cookies e dei dati salvati, di passwords e files vari, elementi che lo iscrivono a pieno di diritto nella black list delle  minacce più pericolose.

Come se non bastasse è in grado di proteggersi dall’analisi e dal debug di esperti e strumenti automatizzati, cosa a cui va aggiunta la sua capacità di rilevare se è in esecuzione in ambiente virtuale, arrivando così a interrompersi immediatamente.

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