Uno dei fenomeni spaziali più spettacolari e incredibili che il nostro universo ha da offrirci è senza ombra di dubbio la supernova, un fenomeno che per chi non sapesse, non è nient’altro che un super esplosione generata da una stella con un massa pari ad almeno nove masse solari, si tratta dei fenomeni più luminosi dell’universo, la cui esplosione pochi secondi raggiunge temperature nell’ordine di cento miliardi di Kelvin emettendo in un secondo l’energia che il Sole emetterebbe per la sua intera esistenza.

In passato si pensava che appunto le supernove nascessero a seguito dell’esplosione di una stella, a quanto pare il Caltech ha recentemente aggiornato questa teoria grazie all’osservazione di una supernova nata a seguito di una collisione tra due corpi celesti.

 

La nuova teoria grazie all’osservazione

La precedente teoria vedeva le supernove come evento conclusivo della vita di alcune stelle, quando al termine del materiale combustibile della fusione, esse esplodevano dando vita a brillamenti energetici senza precedenti.

Ora però i dati ottenuti dagli scienziati del Caltech, avvalendosi di un Array di 27 radiotelescopi disseminati in New Mexico, hanno dimostrato le cause di un’esplosione, ribattezzata VT 1210+4956, avvenuta a ben 480 milioni di anni luce da noi.

Attraverso l’osservazione della stessa porzione di cielo, è emerso che alla base erano presenti due stelle nate appaiate, di cui una delle due, a causa della massa maggiore, è giunta più rapidamente a fine ciclo di vita, lasciandosi alle spalle una stella di neutroni come da prassi, la quale però appaiandosi vorticosamente con quella ancora in attività, ha provocato una collisione che ha stoppato le reazioni anche su di essa portando all’esplosione della supernova.

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