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Sono sempre più insistenti le voci che parlano di una terza dose per il vaccino Pfizer anche in Italia. Gli organi competenti, dal Ministero della Salute sino all’Agenzia italiana del farmaco hanno aperto alla possibilità di una ulteriore somministrazione del siero anti Covid per una parte della popolazione.

 

Pfizer, la terza dose per anziani e fragili

Ad oggi, considerati anche i moniti delle scorse ore dell’EMA (l’agenzia regolatoria europea per i farmaci) la terza dose non dovrebbe essere somministrata in via indiscriminata a tutta la popolazione. I soggetti interessati, in questo senso, dovrebbero essere solo ed esclusivamente i fragili e coloro che hanno malattie pregresse. 

Un ulteriore somministrazione per queste categorie si renderebbe necessaria, anche per una difesa più massiccia contro la variante Delta del coronovirus, che si rivela molto più infettiva oltre che più pericolosa nei suoi effetti clinici.

L’ulteriore somministrazione di Pfizer in autunno potrebbe partire già in autunno, non prima però di aver raggiunto un ampio livello di protezione nel resto della popolazione. Come auspicato dal Governo nella conferenza stampa di giovedì, l’obiettivo italiano resta quello di arrivare all’80% di copertura vaccinale entro un mese.

Non solo l’Italia sta valutando un’ulteriore estensione del vaccino Pfizer. Anche altre nazioni, infatti, hanno legiferato in tale direzione. Il primo Stato che partirà con le terze dosi sarà Israele, con prime somministrazioni già nel mese di Settembre.

Seguiranno a ruota Regno Unito, Francia e Germania. Particolare, invece, la posizione degli Stati Uniti in cui già si parla di terza dose a tutta la popolazione entro l’inverno.

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