jeff-bezos-uomo-ricco-mondo-muskElon Musk ha deriso il rivale miliardario Jeff Bezos per averlo copiato. Sono emerse nuove immagini dell’ultimo razzo del fondatore di Amazon che ricordano i prototipi di SpaceX.

Le immagini del serbatoio di prova di Blue Origin per il suo razzo New Glenn – nome in codice Project Jarvis – sembrano notevolmente simili alle immagini dei primi prototipi del razzo Starship di SpaceX. La somiglianza è stata rapidamente individuata dai membri di un forum di SpaceX su Reddit, con un post popolare intitolato “Ehi Elon, posso copiare i tuoi compiti?”. Musk ha risposto al post con emoji che ridono a crepapelle.

SpaceX sta attualmente preparando un volo di prova del prossimo razzo Starship, chiamato SN20. Il serbatoio propellente Jarvis di Blue Origin dovrebbe essere testato a terra il prossimo mese, lasciando molto indietro Starship in termini di sviluppo complessivo.

Elon Musk vs Bezos: emergono immagini sospette, CEO di Tesla accusa Bezos di averlo copiato

Le immagini del razzo, pubblicate per la prima volta da Ars Technica, sono state catturate al Launch Complex 36 della Cape Canaveral Space Force Station in Florida. È l’ultimo di una serie di dibattiti online tra le due persone più ricche del pianeta, che hanno un patrimonio netto combinato di 385 miliardi secondo il Bloomberg Billionaires Index.

Nel 2019, il capo di SpaceX ha condiviso un’immagine simulata del lander lunare di Blue Origin, cambiando il nome da Blue Moon a Blue Balls, twittando “smettila di prenderci in giro, Jeff”. SpaceX ha raggiunto un grande traguardo all’inizio di quest’anno assicurandosi un contratto da 2,9 miliardi di dollari con la Nasa per sviluppare Starship in un lander lunare per il programma Artemis.

Blue Origin ha risposto avviando una causa contro la Nasa. Musk ha risposto dicendo che “se le lobby e gli avvocati potessero portarci in orbita, Bezos sarebbe su Plutone in questo momento”. A seguito della causa, la Nasa è stata costretta a sospendere temporaneamente il lavoro con SpaceX fino a novembre. Questo pone un grosso ostacolo al raggiungimento della scadenza del 2024 fissata dall’agenzia spaziale statunitense. I funzionari della Nasa stanno continuando a lavorare con il Dipartimento di Giustizia per rivedere i dettagli del caso e attendono con impazienza una tempestiva risoluzione.

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