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Secondo un nuovo studio arrivato sempre da Israele, i primi che hanno ricevuto i vaccini, quindi quelli di febbraio, tutt’ora risultano rischiare di contrarre il coronavirus con una percentuale doppia degli altri, di quelli che hanno ricevuto i trattamenti solo di recente. In sostanza, le difese acquisite hanno iniziato a diventare più deboli.

Le parole dell’autore della nuova ricerca, il dottor Yotam Shenhar: “Abbiamo esaminato decine di migliaia di persone testate nel mese di giugno, insieme ai dati su quanto tempo era passato dal loro secondo colpo, e abbiamo scoperto che quelli vaccinati in anticipo avevano maggiori probabilità di risultare positivi. Questo rafforza decisamente l’argomento per somministrare una terza dose di vaccino agli anziani”.

 

Vaccini: i primi immunizzati stanno perdendo le difese

“Ora vediamo diminuire l’efficacia della vaccinazione, quindi sembra che dobbiamo assolutamente pensare a un terzo vaccino. In una precedente analisi abbiamo mostrato che con il passare del tempo, il livello di anticorpi scende a una velocità di circa il 40% al mese. Questo nuovo studio costruisce un quadro più chiaro dell’effetto osservato nei mesi successivi alla vaccinazione.”

Di fatto, questi studi stanno suggerendo la necessità di rinforzare prima del dovuto la risposta immunitaria di una persona, soprattutto quelle più suscettibili come gli anziani, inoculando la terza dose dei vaccini. Il problema è che al momento le autorità non sembrano intenzionate a procedere con questa strada perché ci sono molti ostacoli, come la carenza di dosi, ma anche la mancanza di dati. Sicuramente nelle prossime settimane l’argomento diventare sempre più importante.

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