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Dall’Inghilterra arrivano nuovi dati preoccupanti sulla variante Delta visto che la Public Health England ha deciso di aggiornare la classificazione della suddetta. Il motivo riguarda il rischio di reinfezione che risulta essere molto più alto con questo ceppo rispetto a quello Delta, la variante comparsa proprio nel paese mesi fa. Il tasso risulterebbe più alto del 46% quindi un rischio di molto più alto.

Al momento si sta discutendo proprio sul motivo dietro a questo aspetto della variante Delta. Per alcuni una risposta può essere legata ai contagiati delle prime ondate che hanno visto perdere le naturali difese del proprio organismo nel giro di questi casi, ovvero nel tempo in cui il ceppo ha fatto in tempo a comparire. Al momento sono impegnati a studiare altri aspetti.

 

Variante Delta: l’ostacolo più grande

Le parole dei ricercatori dietro la PBE: “Questi dati più recenti sui ricoveri mostrano ancora una volta quanto sia cruciale la vaccinazione per proteggerci da gravi malattie e morte. Due dosi di vaccino sono molto più efficaci contro Covid-19 di una singola dose, quindi assicurati di farti avanti per ottenere la seconda dose non appena sei invitato. Mentre usciamo dalle restrizioni e la copertura vaccinale continua ad aumentare, è importante ricordare che, mentre la protezione fornita dalla vaccinazione è eccellente, non è totale”.

Sulla possibilità di reinfezione dopo aver contratto in precedenza il Covid-19 gira intorno anche il discorso legato a una possibile terza dose dei vaccini. Il naturale decadimento delle difese è normale, ma resta da capire dopo quanto tempo bisognerà ricorrere a tutto questo.

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