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Mentre Joe Biden si sta letteralmente scagliando contro i social con l’accusa pesante di “uccidere le persone“, sta andando anche a limitare delle fake news che sono relative all’emergenza sanitaria. Di fatto, in base a recenti notizie, pare che in India WhatsApp abbia bannato oltre 2 milioni di account proprio per contrastare notizie fake.

La situazione indiana è davvero particolare, essendo che tra il Governo e WhatsApp attualmente c’è un dibattito vero e proprio legato alla tracciabilità piena di tutti i messaggi inviati mediante l’app. Il social ora ha respinto la richiesta, ma allo stesso tempo ha mediato cercando di trovare un compromesso.

 

WhatsApp: il ban indiano e i retroscena

Per quanto concerne i ban, la società di ha tenuto a comunicare che il 95% dei divieti è stato scaturito “dall’uso non autorizzato di messaggi automatici o di massa” e che gli account colpiti sono quelli che si sono distinti per un “tasso di messaggi elevato e anormale”. I provvedimenti sono stati adottati dopo l’emergere di account secondari per aggirare il limite introdotto nell’aprile del 2020, il quale non permetteva di condividere lo stesso messaggio con altre persone mediante la funzione inoltro. Questa funzione fu creata anche per rendere più difficili le catene.

L’operazione è stata effettuata stesso dall’algoritmo di intelligenza artificiale che è in grado di analizzare il comportamento degli utenti senza leggere il contenuto delle conversazioni. Quindi, per questo motivo, la frequenza dell’attività è uno dei criteri alla base per individuare account sospetti. Globalmente i numeri sono davvero alti: se in India parliamo di 2 milioni di utenti ogni mese, WhatsApp procede a 8 milioni di blocchi in tutto il mondo.

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