Gli smartphone al giorno d’oggi possono essere considerati dei piccoli scrigni del tesoro, al loro interno possiamo infatti trovare non gioielli bensì dati, che per l’hacker giusto possono valere anche di più, i piccoli device tascabili infatti, grazie alla loro profonda integrazione con il tessuto sociale, sono diventati degli snodi di dati a dir poco assoluti, su di essi circola di tutto, passwords, codici di sicurezza e file sensibili di ogni tipo.

Ovviamente questo tipo di file può essere utile al fine di compiere svariati tipi di crimini, dal furto di identità alla truffa, ecco perchè gli hackers cercano in tutti i modi di portarseli a casa, sfruttando vari strumenti tra cui i malwares, dei piccoli programmi che, camuffati da app, una volta installati assumono il controllo del device e iniziano un’attività di spionaggio profondo, copiando tutti i dati salvati e inviandoli presso server remoti.

 

I segnali di un’infezione

Se quindi siete sospettosi e volete capire se sul vostro device è presente un malware, ecco i segnali per capirlo:

  • Drastico calo delle prestazioni del dispositivo: il malware per funzionare sfrutta le risorse prestazionali del device, con conseguenti rallentamenti.
  • Autonomia energetica diminuita: a maggiore consumo di CPU ovviamente avremo una durata della batteria inferiore.
  • Comparsa di pubblicità: i malware tra le tante funzioni portano anche alla comparsa di pubblicità aggressive.
  • Malfunzionamento del dispositivo: i malware interferendo con il funzionamento del sistema e cambiando i vari settaggi porteranno ad un funzionamento alterato del device.
  • Consumo esagerato di dati: il malware inizierà a copiare i vostri dati e ad inviarli presso un server remoto, per farlo userà proprio la vostra rete.
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