Quando il ministro Speranza ha annunciato il parere positivo del Cts sull’eliminazione dell’obbligo di indossare mascherine all’aperto, moltissimi cittadini hanno esultato festanti. Altri invece si sono mostrati scettici circa questa decisione, e secondo un recente sondaggio fino a un terzo degli intervistati intendeva continuare a indossarla comunque.

Che si sia d’accordo o meno con questa scelta, l’abolizione della mascherina all’aperto potrebbe non durare per sempre. Infatti, esistono delle casistiche specifiche nelle quali la mascherina tornerebbe obbligatoria e altre situazioni in cui lo è già ora.

 

Mascherine, l’addio non è definitivo: ecco quando bisognerà indossarle

Stando a quanto riportato nell’ordinanza firmata dal ministro della Salute Speranza, l’obbligo di mascherina viene abolito all’aperto purché non vi siano assembramenti in corso o situazioni di possibile contagio. In questi ultimi due casi, la mascherina andrebbe comunque utilizzata.

Bisogna inoltre ricordare che permane l’obbligo di indossarla negli spazi chiusi come bar, ristoranti, uffici e qualsiasi tipo di locale che non possa essere individuato come luogo aperto.

In aggiunta, è necessario rammentare che l’obbligo di mascherina è stato eliminato perché attualmente tutte le regioni si trovano al di sotto della soglia critica di contagi. Non appena questo numero dovesse alzarsi, si andrebbe incontro all’istituzione di nuove zone gialle, arancioni o addirittura rosse (anche localizzate, non necessariamente regionali), dove sarebbe comunque obbligatorio indossare correttamente la mascherina protettiva.

Anche per viaggiare sui mezzi è ancora valido l’obbligo di mascherina, pertanto è fondamentale portarne con sé sempre una da impiegare nelle circostanze che lo richiedono, come previsto dall’ordinanza vigente.

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