Cashback, Cashback di Stato, Governo

Lo stop improvviso al programma cashback è senza ombra di dubbio la notizia della settimana. Con un decreto, il Governo Draghi ha deciso di mettere in pausa il programma dei rimborsi nel secondo semestre dell’anno, dopo l’avvenuta conclusione della prima fase lo scorso 30 Giugno.

Cashback, lo stop improvviso: il destino dei rimborsi per gli italiani

La decisione dell’esecutivo è squisitamente politica. In base alle indiscrezioni, parte dei fondi che servono per il finanziamento del cashback (circa 5 miliardi di euro, in base alle ultime rilevazioni) saranno indirizzate agli incentivi e agli ammortizzatori sociali per il mondo del lavoro e delle imprese.

Cala quindi per ora il sipario su una delle misure simbolo del precedente Governo Conte. Il cashback, almeno nelle attese, è stato presentato come strumento per la ripartenza dei consumi e per la lotta all’evasione. 

Lo stop del programma ha suscitato però una serie di interrogativi da parte degli italiani. Ovviamente, in questi giorni, la domanda più importante è quella relativa al destino dei rimborsi accumulati con acquisti via carta di credito e di debito.

Come emerso dalle FAQ del Governo, i rimborsi accumulati dai partecipanti nel primo semestre saranno regolarmente inviati sugli IBAN già a partire da questo mese di Luglio. Resta la prerogativa dei 50 acquisti per l’accesso al bonus cashback.

Sempre dalle FAQ, poi, si evince che il programma per ora è stato sospeso. Ciò significa che il cashback non sarà operativo nel secondo semestre dell’anno, ma potrebbe tornare ad essere attivo già a partire dal prossimo 1 Gennaio 2022.

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