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Dopo una settimana di incertezza, il primo ministro Mario Draghi ha di nuovo aperto alle seconde dosi di AstraZeneca anche per chi ha meno di 60 anni. In sostanza, se una persona che ha già ricevuto la prima dose del trattamento anglo-svedese non vuole farsi il mix di vaccini può scegliere di ricevere la seconda dose del suddetto. A questo punto sorge la domanda, cosa farsi dei due?

 

Cosa scegliere tra AstraZeneca e il mix dei vaccini

AstraZeneca spaventa per la possibilità di sviluppare un effetto collaterale grave, nello specifico i coaguli di sangue che poi possono o meno portare ad eventi trombotici. Soprattutto per i più giovani quindi rischio è più alto, ma una volta fatta la seconda dose il rischio è il realtà già passato. Gli studi hanno visto che la possibilità di sviluppare tale effetto indesiderato con la seconda dose 10 volte meno probabile, un caso ogni 600.000 seconde dosi. In sostanza, è più sicuro rifarlo.

Per quanto riguarda il mix di vaccini, la questione è più complicata. Di studi e di somministrazioni ne sono già stati fatti nel mondo, ma i dati sono comunque pochi. Quello scoperto finora è che la risposta immunitaria è comunque ottima tanto da fornire una protezione quasi uguale a due dosi dello stesso vaccino. Nello specifico, l’accoppiata AstraZeneca e poi Pfizer sembra la più promettente.

Detto questo, c’è comunque un rischio. Il mix di vaccino con AstraZeneca e dopo Pfizer o Moderna prevede un aumento degli effetti collaterali. Si tratta pur sempre di quelli più fastidiosi come uno stato di malessere generale, mal di testa dolori al corpo e altro. Non si conosco le possibilità dietro ai grandi numeri però.

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