Il vaccino in studio per prevenire la malattia di Alzheimer ha raggiunto i test di fase 2. Una notizia straordinaria, che potrebbe stravolgere l’attuale idea di prevenzione verso una malattia che si sta facendo sempre più spazio nella nostra società.

Proprio nei giorni in cui la popolazione mondiale si commuove ed entusiasma per l’approvazione, da parte della FDA, del primo farmaco per curare l’Alzheimer, sulle colonne del Nature Aging viene pubblicata la news che riguarda i progressi dei ricercatori nella messa a punto di un vaccino per la medesima malattia.

Il suo nome è AADvac1.

 

Alzheimer, continuano gli studi sul vaccino e sembrano molto promettenti

Sono sempre di più i soggetti affetti da questa malattia, e la paura di invecchiare e non riuscire più a riconoscere i propri cari o perfino se stessi (nonché il posto dove ci si trova, perfino casa propria) attanaglia i pensieri degli anziani e dei loro famigliari.

Lo studio pubblicato in queste ore, però, porta un barlume di speranza. Secondo i ricercatori di Axon Neuroscience, il proprio studio dimostra che il vaccino contro l’Alzheimer ha rallentato il deterioramento mentale di quasi un terzo.

Il suo meccanismo di funzionamento determina l’attivazione del sistema immunitario contro la ben nota proteina tau, responsabile per la maggior parte della malattia. Questa proteina infatti va a formare degli accumuli a livello cerebrale, ingolfando le sinapsi (i collegamenti fra neuroni) e determinandone la morte precoce.

“L’accumulo e la diffusione di forme tossiche di tau nel cervello è un segno patologico dell’Alzheimer. Si pensa che sia responsabile della morte diffusa dei neuroni che alla fine porta alla demenza“, spiega la prima firma dello studio, il dott. Petr Novak, per South West News Service.

Con il vaccino, invece, la risposta anticorpale alla proteina tau risulterebbe tanto forte da ridurre l’aggravarsi delle condizioni cliniche e funzionali rispettivamente del 27 e 30%.

Una ricerca da tenere d’occhio, che nel giro di poco tempo potrebbe superare l’ultimo step prima di essere approvata per il trattamento. Si stima che possano volerci solo 4 anni a completare l’iter, e non possiamo che attendere impazienti.

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