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Diventa sempre più concreta la possibilità che tra qualche mese inizierà un nuovo capitolo della campagna vaccinale per le terze dosi. Ovviamente si andrà in ordine rispetto a quanto fatto finora, ma la novità più importante è che sarà un gestione ordinaria e non straordinaria come l’attuale. Detto questo, c’è una questione da risolvere con il vaccino di AstraZeneca.

L’Unione Europea non ha rinnovato i contratti con AstraZeneca questo vuol dire che le dosi che arriveranno sono contante. Della terze dose se n’è iniziato a parlare solo da qualche mese quando i primi ordini di vaccini erano già stati fatti. In sostanza, non ci sono a disposizione abbastanza dosi per arrivare a fare un terzo giro completo. Cosa succederà quindi?

 

AstraZeneca: il problema della terza dose

Mentre con i vaccini di Pfizer e di Moderna non ci sono questi problemi. Con AstraZeneca invece non si bene come andrà a finire. Sicuramente, a meno di un cambio di rotta dell’Unione Europea, ci sarà bisogno di mischiare i vaccini. Chi ha preso due dosi del suddetto vaccino, o anche solo una, probabilmente finirà per ricevere Pfizer per completare il ciclo di vaccinazione.

Secondo studi precedenti, mischiare il vaccino di AstraZeneca con poi quello di Pfizer tra una dose e l’altra aumenta la protezione totale e non sembrano esserci effetti collaterali importanti da segnalare, aumentano quelli meno gravi però. Sicuramente questa necessità andrà a interessare il prossimo step del piano vaccinale. È sicuramente anche uno dei motivi per cui attualmente si sa ben poco di come verrà portato avanti, se no che le somministrazioni verranno affidate soprattutto ai medici di base.

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