malware-hacking

A quanto pare la nostra Italia ha segnato un altro triste record, stando ai dati emersi da una ricerca effettuata da Trend Micro Research la nostra penisola è la terza al mondo nella classifica che vede protagonista il tasso di diffusione dei malware, a fare peggio sono solo USA e Giappone, con primo e secondo posto rispettivamente.

Questa analisi purtroppo non è altro che la conferma di un trend che purtroppo peggiora di mese in mese già da Gennaio, mese in cui eravamo al quinti posto da cui però è partito un rialzo che fa paura, il mese scorso infatti ad infettare le macchine del nostro paese sono stati ben 4.908.522 malware, contro i 31.056.221degli Stati Uniti e i 30.363.541 del Giappone. Dietro l’Italia si trovano l’India (4.411.584) e l’Australia (4.387.315).

I malware colpevoli

I malware maggiormente circolanti per quanto riguarda le aziende appartengono alla famiglia dei DOWNAD (nota anche come Conficker), una tipologia di minaccia in circolazione da molti anni e riconducibile ad aziende medio piccole che per le loro LAN di PC sfruttano ancora versioni obsolete di Windows, con tutte le falle che si portano dietro, cosa che consente ai malware in questione di penetrare nelle reti e di prenderne il controllo attraverso varie vie, URL,  mail e supporti removibili.

Per quanto riguarda la fascia di utenti consumer, devono tirare i conti con la famiglia dei COINMINER, una tipologia di malware che nel dettaglio una volta penetrata nel PC, attraverso la comunicazione del PC con dei server remoti, inizia il download e l’installazione di piattaforme di mining nascoste che iniziano a estrarre criptovalute in segreto sfruttando la potenza del PC infettato abusivamente.

Articolo precedenteCoop e Ipercoop: il nuovo Speciale Multimediale è da sballo
Articolo successivoOfferte 3: ecco quelle che WindTre eliminerà dal 28 giugno