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Di recente Apple ha introdotto una novità importante con iOS 14.5. Viene data la possibilità ai proprietari di iPhone di bloccare direttamente il tracking da parte delle applicazioni. Una scelta che apparentemente ha già convinto l’88% degli utenti nel mondo e il 96% negli Stati Uniti. Questo porterà per forza di cose a un cambiamento importante nell’ecosistema.

Facebook, Google e altri colossi informatici fanno la loro fortuna con tracciando gli utenti. Le informazioni che raccolgono a volte vengono vendute e altre volte servono per gli annunci pubblicitari mirati. La principale fonte di reddito per questi nomi arriva proprio da queste pratiche. Non poterlo fare più su iPhone vuol dire portare a un taglio enorme di entrate.

 

iPhone e iOS 14.5: cosa potrà succedere in futuro?

Se per esempio Facebook non riesce più a fare profitto tramite gli utenti iPhone verrebbe da chiedersi il senso di tenere un’applicazione dedicata. Una mossa del colosso potrebbe quindi essere quella di cancellarla direttamente per iOS o renderla a pagamento, cosa che sembra aver già minacciato di farlo.

In molti diranno che semplicemente non utilizzeranno più il social, e fin quindi è plausibilissimo. Il problema è quando anche Google inizierà a fare qualcosa del genere e poi altri sviluppatori ancora. Se inizia la moda di bloccare tutti i tracking, ai creatori di servizi e app non resta che chiedere un pagamento o andare da un’altra parte.

Certo, da un lato gli utenti possono bloccare il tracking per app specifiche, ma viene difficile pensare che tutti lo faranno. Quando un sito web chiedere di disattivare l’Ad Blocker, in quanti lo fanno? I guadagni per gli sviluppatori andranno ben più oltre che il semplice dimezzamento. Questo alla lunga potrebbe causare problemi ad Apple, perlomeno se non riesce a fornire un ecosistema di app agli utenti. Non resta che aspettare e vedere.

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