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Il nuovo gadget annunciato da Apple è sicuramente qualcosa di molto interessante. Esteticamente piacevole e utile per non perdere alcuni oggetti che spesso capita di smarrire, come le chiavi di casa. Gli AirTag possono anche essere pericolosi però se usati come dispositivo per tenere sotto controllo qualcuno e per questo ci sono dei sistemi di difesa.

Una delle protezione usate da Apple, introdotta con iOS 14.5 per iPhone, è quello che permette al telefono di rilevare un AirTag nelle vicinanze e disabilitarlo per impedire di essere spiati. In aggiunta, lo stesso dispositivo in questo ha un sistema integrato che entra in azione una volta che il suddetto è lontano dal proprietario ovvero si mette a fare un suono fastidioso, ma solo dopo tre giorni. C’è una falla però.

 

Apple: il pericolo degli AirTag

Un’organizzazione che si occupa di combattere la violenza contro le donne ha sottolineato che gli AirTag di Apple possono essere usati per rintracciare vittime ignare senza al tempo stesso attirare la loro attenzione. La falla in questione è di concetto sul fatto che solo gli iPhone possono essere utilizzati per individuarli, mentre se hai un dispositivo Android lo saprai solo dopo tre giorni, una volta che parte il suono.

Ci sono scenari in cui questi tre giorni diventano inutili. Se si parla di un marito che vuole tenere traccia della propria moglie, per esempio, ogni giorno, nel momento in cui torna a casa, i giorni si resettano e il suono non partirà mai. In sostanza, gli AirTag di Apple sono delle armi per stalker a un costo veramente bassato e di facile accesso per chiunque. Qualcosa andrà fatto.

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