A partire dallo scorso 8 dicembre, Apple richiede agli sviluppatori di fornire informazioni sui i dati che ogni app raccoglie dagli utenti quando viene installata. Queste informazioni vengono mostrate attraverso l’etichetta privacy che accompagna ciascuna applicazione dell’App Store e possono includere, per esempio, il tipo di dati che l’app raccoglie, se questi dati sono riconducibili all’utente, se vengono utilizzati per effettuare un’attività di tracciamento e se le informazioni raccolte vengono condivise con terze parti.
iPhone, molte app Google non presentano ancora l’etichetta per la privacy
Molti sviluppatori di app, tra cui Facebook, hanno rispettato tale obbligo… eccetto Google. Ad oggi, il colosso di Mountain View non ha ancora aggiornato molte delle sue principali app (come Gmail, Google Maps, Chrome e YouTube) compilando l’apposita etichetta per la privacy.
Le app Google Translate, Google Authenticator, Motion Stills, Google Play Movies e Google Classroom includono le etichette sulla privacy anche se non sono state aggiornate di recente, ma l’app di ricerca di Google, Google Maps, Chrome, Waze, YouTube, Google Drive, Google Foto, Google Home, Gmail, Documenti Google, Google Assistant, Fogli Google, Google Calendar, Presentazioni Google, Google One, Google Earth, YouTube Music, Hangouts, Google Tasks, Google Meet, Google Pay, PhotoScan, Google Voice, Google News, Gboard, Google Podcast e altri non presentano queste importanti informazioni.
Lo scorso 5 gennaio, Google ha dichiarato a TechCrunch che queste informazioni sarebbero statie aggiunte entro “questa o la prossima settimana”. Eppure, siamo quasi a fine mese e Google non ha ancora mosso un dito.
Si ipotizza che Google stia esitando a fornire i dati dell’etichetta sulla privacy a causa del feedback negativo che altre società come Facebook hanno ricevuto, ma questa è solo una ipotesi.