Dobbiamo partire da una premessa molto importante e che allo stesso tempo non vi renderà proprio felici: Xiaomi Mi 10 Ultra non verrà commercializzato in Europa e in generale nel mondo occidentale, restando confinato al mercato cinese. Triste, ma vero, soprattutto per uno smartphone di questa tipologia che avrebbe senza dubbio spopolato tra gli utenti grazie ad alcune feature che lo rendono unico nel suo genere.

Questa non sarà una recensione come le altre, perché cercherò di concentrarmi solo su quelle feature che portano una ventata d’innovazione nel segmento, “tralasciando” il resto.

Ovviamente Mi 10 Ultra si trova al vertice della categoria, con uno Snapdragon 865 (superato solo ieri dalla presentazione del Mi 11 con lo Snapdragon 888) che in quanto a potenza ne ha da vendere, 8GB di ram, un display FullHD+ da 6,67 pollici, in versione amoled e refresh rate a 120Hz. NFC, Bluetooth 5.1, memoria GDDR5. Insomma, un dispositivo che potrebbe tranquillamente competere con gli attuali smartphone top di gamma di casa Samsung o OnePlus, come S20+ o Ultra o OP 8 Pro.

Ma sono tre le caratteristiche che più di tutte colpiscono l’appassionato o l’utente e di fronte alle quali possiamo ammirare alcune possibili soluzioni per lo sviluppo futuro di device.

 

Design

La prima di queste caratteristiche riguarda proprio il design e la progettazione del dispositivo. Normalmente ciò che colpisce maggiormente di un dispositivo è il display: in questo caso anche dopo alcuni giorni di utilizzo non riesco a fare a meno di continuare ad ammirare il lato posteriore di questo Mi 10 Ultra. Il pannello trasparente è un tocco progettuale incredibile, reso ancora più prodigioso dal fatto che la componentistica interna è stata ottimizzata al massimo. Tutto questo per ottenere un look pulito ed elegante, mostrando sì l’interno di un dispositivo, ma ad hoc per farlo sembrare meraviglioso. Saltano all’occhio immediatamente il chip NFC, posto sul lato superiore accanto alla fotocamera e al centro la base circolare per la ricarica rapida. Ad eccezione di questi due componenti chiaramente distinguibili dal resto, Xiaomi ha deciso di impostare una pellicola nera con stampate varie feature del dispositivo, in grado di fare la loro bella figura. Particolare attenzione è stata riservata al decimo anniversario della compagnia, che troviamo (quasi nascosto) in una grafica sulla pellicola e poi con una finitura cromata/a specchio con le informazioni della compagnia.

Insomma, un device che si rende protagonista e che attira su di sé tutta l’attenzione possibile. Xiaomi non è nuova a questo tipo di soluzioni, con una simile scelta di design per Mi 8 Explorer edition, che presentava allo stesso modo un pannello posteriore trasparente, ma con una soluzione progettuale più grezza rispetto a quella del Mi Ultra.

 

Batteria

La soluzione relativa alla ricarica e alla batteria di Xiaomi ha dell’incredibile. Fino a qualche mese fa il trend prevedeva l’uso di batteria sempre più capienti. Poi i produttori si sono resi conto che non sarebbe stato possibile migliorare e aumentare la capienza delle batterie all’infinito, ed è così che si è giunti alla soluzione della ricarica rapida. Queste nuove tecnologie hanno permesso ai produttori di smartphone di contenerne lo spessore e al tempo stesso di usare batterie sotto i 5000mAh. Ma questo Mi Ultra alza ancora una volta l’asticella tecnologica, con una soluzione che speriamo possa essere disponibile presto anche su smartphone di fascia medio-alta: due diverse batterie da 2.250mAh, per un totale di 4500mAh, gestite indipendentemente e caricate contemporaneamente dal caricabatterie da 120W fornito in dotazione. Certo, non ci troviamo più di fronte ai vecchi caricabatterie compatti e leggeri da mettere in borsa, ma il guadagno è enorme. Anzi, a dir poco sconvolgente. Sono riuscito a caricare lo smartphone del 30% in soli 3 minuti di ricarica, mentre con 10 minuti sono arrivato al 60%. Per caricarlo fino al 100% ci sono voluti solo 23 minuti, con smartphone acceso e collegato alla rete tutto il tempo e display always-on attivato. Un risultato straordinario, che può essere sicuramente migliorato, magari scendendo sotto i 20 minuti, tenendo il Mi Ultra spento durante la ricarica. Senza considerare il supporto alla ricarica rapida da 50W e anche alla ricarica inversa, per caricare altri dispositivi compatibili.

Un lato batteria quindi che stupisce in maniera genuina e che va ben oltre le promesse di questa generazione di smartphone, per i quali i problemi di autonomia sono al primo posto in fase progettuale. Ovviamente con un top di gamma come questo non ci possiamo trovare affatto di fronte ad un battery phone, ma con una ricarica cosi veloce chi ci farà più caso? Il tempo di bersi un tè o di vestirsi prima di uscire e il telefono sarà completamente carico. Se la vostra giornata lavorativa è molto lunga e non riuscite ad arrivare fino a sera, vi basterà collegarvi alla rete elettrica per 5 minuti e garantirvi un 50% ulteriore di ricarica.

 

Fotocamera

Questo è uno di quegli aspetti in cui ci sono compagnie che regnano indiscusse da anni: basti pensare a Huawei, che non la sua collaborazione con Leica ha fatto faville, o anche con Samsung, che riesce sempre a stupire. Raramente i telefoni Xiaomi sono stati ricordati per questo aspetto, ma forse è arrivato il momento di ricredersi. Mi 10 Ultra integra un modulo posteriore con ben 4 fotocamere, dalle dimensioni incredibili.

Sensore principale da 48 MP, sensore tele da 48 MP con zoom ottico 5x e zoom ibrido 120x, terzo sensore tele 2x da 12 MP e infine un sensore ultrawide da 20 MP. Finalmente possiamo dire addio ai sensori inutili da 2 o 5 megapixel messi lì a corredo solo per fare numero. Ogni singola fotocamera presente nel modulo del Mi Ultra ha una sua specifica funzione. Ma soprattutto, funziona alla grande. Il sensore tele da 48 MP possiede una superficie di 1/1.32″, una misura record su uno smartphone di queste dimensioni e che soprattutto garantisce una qualità eccezionale. Magari non sarà paragonabile al 100% alla concorrenza, ma bisogna dare atto a Xiaomi di aver portato sul Mi Ultra una tecnologia all’avanguardia e in cui, grazie allo stabilizzatore ottico, lo zoom 120X è effettivamente usabile nella vita reale.

Ecco qui di seguito alcune delle foto che ho realizzato con questo splendido dispositivo: i colori sono perfetti, brillanti al punto giusto, i contrasti sono naturali e restituiscono delle foto piacevoli, che è l’unica cosa importante (non andare a fare il confronto pixel vs pixel con altri modelli).

Persino il lato video ha portato alcune novità: registrazione in HDR10 a 8k a 30fps, registrazione 4k a 60fps, il tutto con stabilizzazione integrata e attiva. Inutile dire che il 4k a 60fps rende meglio rispetto ai 30fps dell’8k, ma se necessitate di un video da croppare in post, ne avrete senza dubbio l’opportunità.

Infine, il sensore anteriore da 20 Mp si comporta bene, perfino al buio, restituendo foto piacevoli e prive di un rumore digitale eccessivo.

 

Conclusioni

Come vi avevo promesso, eccovi una recensione un po’ inusuale che non ripercorre in maniera standard i vari aspetti da affrontare nelle normali recensioni. Mi sarò perso per strada sicuramente molte cose, come ad esempio il supporto all’HDR10 del display, o la luminosità di 800 nits, che rende il monitor una gioia da guardare, o ancora la presenza della MIUI 12.0.15, l’estrema fluidità nei giochi, la bellezza delle animazioni dell’always-on, ma per un dispositivo come questo, occorre agire diversamente.

Se dovessi dirvi un difetto, mi troverei seriamente in difficoltà. Ma pensandoci bene, l’unico vero difetto è che non arriverà mai sul nostro mercato, nemmeno a seguito della petizione portata avanti da alcuni fan e appassionati del brand. Se volete acquistarlo dovrete farlo attraverso alcuni store che fanno riferimento a magazzini cinesi, ad un costo che si aggira intorno ai 700-800€, con magari l’incognita della dogana. Inoltre, dovrete fare i conti con un sistema che non possiede il Play Store (che andrà installato manualmente), e che ufficialmente non supporta applicazioni come Netflix, e la cui unica lingua di sistema comprensibile è l’inglese. Ma personalmente sono tutti elementi secondari su cui passerei volentieri sopra per usarlo tutti i giorni e ammirare il suo design fuori dal comune.

Un applauso a Xiaomi, che in questo fine 2020 è riuscita a portarci un dispositivo in grado di emozionarci, con una ventata di novità tecnologiche estremamente interessanti e che non vediamo l’ora di provare su tanti altri dispositivi nel futuro.

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