Le previsioni sull’abolizione del canone Rai e del bollo auto interessano ormai dibattito pubblico da diversi anni. Puntualmente compare la notizia secondo cui queste due tasse sarebbero prossime all’eliminazione, quando invece nulla è stato fatto di concreto per poter mettere sul tavolo una simile proposta. Tranne da parte di Luigi Di Maio, che in qualità di Vicepremier nella vecchia legislatura ha portato all’attenzione un piano, basato su fondi recuperati dall’abbassamento dello Spread, che però non è mai stato discusso in Parlamento.

A maggior ragione con la pandemia e la crisi economica conseguente al lockdown da Coronavirus, risulta altamente improbabile che lo Stato decida di abolire le due tasse, che insieme portano introiti pari a circa 7,5 miliardi di euro pronti da reinvestire in altri settori.

Abolizione Canone Rai e Bollo Auto, perché chi la paventa non ha alcuna ragione di farlo

In un momento storico in cui tutte le risorse, economiche e fiscali, devono essere rivolte verso un unico obiettivo – che corrisponde alla gestione delle situazioni di difficoltà in famiglie, aziende, interi settori che hanno subìto i danni del lockdown – sarebbe impensabile decidere di abolire due imposte ormai consolidate nel sistema tributario italiano.

Per giunta, il Bollo auto è una tassa regionale e in quanto tale i proventi vengono destinati direttamente alle Regioni, che possono usufruirne per agire con maggiore discrezionalità nel finanziare gli interventi necessari nei vari ambiti. Per questo motivo, un ammanco di bilancio dovrebbe essere necessariamente coperto dallo Stato, per non creare scompensi nelle risorse economiche di cui dispone l’amministrazione locale.

Sperare nell’abolizione delle due tasse in questo momento storico non è verosimile. Forse fra qualche anno si potrà tornare a parlarne, ma questo non è il momento adatto a farlo.

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