Immuni app non funziona in Veneto

Immuni è l’app sviluppata dal nostro Governo con l’obiettivo di contrastare e frenare la diffusione del virus, attraverso i sistemi di Contact Tracing forniti dai colossi Apple e Google. A differenza di quanto affermato da centinaia di migliaia di persone in tutto il paese, l’applicazione, analizzata dai maggiori esperti Italiani del settore, si presenta in realtà robusta e molto sicura. Ciononostante, però, ad oggi quest’ultima potrebbe essere per certi versi poco utile a causa di una sbagliata gestione da parte delle ASL. Scopriamo di seguito maggiori dettagli a riguardo.

Nuovo DPCM: ASL obbligate a segnalare i codici sull’app Immuni

Dopo aver scongiurato ogni pericolo in termini di sicurezza, purtroppo sono emerse nuove problematiche relative ad Immuni. A quanto pare, infatti, molto spesso gli utenti risultati positivi al Covid-19, hanno avuto parecchie difficolta nel comunicare all’ASL il codice utile per segnalare la propria positività ai contatti registrati.

Con il nuovo DPCM, però, finalmente qualcosa potrebbe cambiare. D’ora in avanti, di fatto, le ASL sono ufficialmente obbligate ad inserire nel sistema i codici emessi dall’app Immuni, l’unico e vero sistema di tracciamento dei contatti Italiano. Nel DPCM in vigore da alcuni giorni, di fatto, è possibile leggere quanto segue: “Al fine di rendere più efficace il contact tracing attraverso l’utilizzo dell’App Immuni, è fatto obbligo all’operatore sanitario del Dipartimento di prevenzione della azienda sanitaria locale, accedendo al sistema centrale di Immuni, di caricare il codice chiave in presenza di un caso di positività”

Nonostante il download dell’app non sia obbligatorio, finalmente il nuovo decreto impone il caricamento nel sistema del codice personale ed univoco generato dall’app.

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