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L’emergenza coronavirus ha sicuramente messo in ginocchio tutti i mercati globali, da quello delle automobili a quello dei viaggi, con il più colpito ovviamente quello legato ai trasporti aerei, i quali nel periodo di lockdown e dopo la chiusura delle frontiere hanno visto il completo azzeramento di tutti i traffici, una batosta economica indescrivibile.

A quanto pare tutto ciò ha avuto anche un effetto secondario un po’ inaspettato ma forse non troppo, ha infatti portato a quella che si può definire fine prematura di due colossi dei cieli che stanno per appendere le turbine al chiodo, parliamo del Boeing 747 e dell’Airbus A380.

Un addio previsto

Si tratta di due colossi da oltre 500 posti spesso utilizzati per lunghe tratte intercontinentali, facilmente riconoscibili per la classica forma a gobba anteriore, a quanto pare presto ci diranno addio a causa di una perdita d’uso davvero troppo imponente.

Le varie compagnie aeree si sono infatti rese conto che il gioco non vale la candela, questi mezzi sono troppo costosi da far volare e che invece conviene sfruttare i classici veivoli più piccoli ma decisamente più economici.

Effettivamente a dimostrazione di tutto ciò basta osservare come il mese prima del lockdown, il 97% degli A380 e il 91% dei 747 fosse parcheggiato su qualche pista in giro per il mondo.

Presto dunque dovremo dire addio ai grandi colossi che per decenni hanno sorvolato il cielo, il loro tempo è ormai al termine, il tutto ovviamente accelerato dalla pandemia, che ha portato avanti un esito comunque ormai scontato e forse inevitabile.

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