bonus pubblicitàIl 30 settembre scadrà la possibilità richiedere il Bonus Cultura; questa la dead line per presentare la “Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta” per gli investimenti nel settore pubblicitario. Il bonus pubblicità risale ormai al 2018 ed è accessibile a tutti gli enti non commerciali e a gli autonomi per gli investimenti incrementali per la pubblicità su carta stampata, sia periodica che quotidiana, online e su emittenti radiofoniche e televisive.

Quest’anno tuttavia sono previsti dei cambiamenti risiero alle sovvenzioni degli anni precedenti. La prima differenza che si può notare è quella riguardante l’accesso al bonus. Negli anni passati la clausola per accedere alle sovvenzione era che l’investimento superasse almeno di un punto percentuale quello dell’anno precedente. Limitazione invece rimossa quest’anno.

Bonus Pubblicità: il rimborso della sovvenzione statale

 

Un’altra differenza da registrare rispetto gli anni passati riguarda l’entità del rimborso statale. Il bonus pubblicità stabiliva che l’agevolazione coprisse il 75% del valore incrementale investito; quest’anno però il bonus si limiterà a coprire solo il 50% del valore incrementale. Aggiunta anche la possibilità di inserire nel computo del rimborso le sponsorizzazioni su televisioni nazionali private e non partecipate dallo stato.

Per accedere al bonus cultura sarà necessario presentare una domanda, tramite l’apposito modulo, all‘Agenzia delle Entrate. Saranno da fornire anche i dati della dichiarazione sostitutiva per gli investimenti effettuati e il piano per i progetti che si intende portare avanti. Come già sottolineato il termine ultimo per presentare la domanda è il 30 settembre, dopo che, a causa della pandemia di coronavirus, era stata rinviata la data del 31 marzo.

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