cartelle esattorialiIl 15 Ottobre è il giorno di scadenza della motoria delle cartelle esattoriali e l’Agenzia delle Entrate dal giorno successivo richiederà il pagamento dei debiti fiscali progressi alle imprese, ai semplici cittadini e ai titolari di Partita IVA. Si tratta di un forte rischio perché questa decisione potrebbe appesantire ancora di più la situazione economica attuale degli italiani in seguito al lockdwon.

Cartelle esattoriali: si sta pensando ad un condono?

In queste ultime ore si sta discutendo notevolmente sull’ipotesi di un ulteriore rinvio per quanto riguarda il versamento delle cartelle esattoriali, nonostante già una sospensione a causa dell’emergenza Covid-19. Da quanto emerge dalle ultime analisi dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione nove cartelle su dieci di quelle sospese fino al 15 di Ottobre sono inferiori ai cinquemila Euro di debito, solo il 36% di tratta di imposte non sostenute. Più di sei milioni di atti non notificati riguardano importi inferiori ai mille Euro.

Come già anticipato, il 15 di Ottobre scade la sospensione dei versamenti da cartelle di pagamento e degli avvisi esecutivi sulle entrate tributarie, ma si sta nuovamente pensato da circa qualche settimana ad un’ulteriore proroga fino a Dicembre. Potrebbe essere una decisione ragionevole per il rinvio di quelle cartelle esattoriali che riguardano importi inferiori ai cinquemila Euro, ma comunque rischiosa. La prima proroga ha avuto un costo non per niente irrilevante per lo Stato, si tratta di 65,8 milioni di Euro, con un debito per il 2020 pari a 165,5 milioni di Euro. Un’ulteriore proroga, dunque, potrebbe aumentare il debito.

Non resta che aspettare la decisione finale perché ad oggi quelle che circolano in rete sono soltanto ipotesi.

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