conti correnti

Depositare i propri risparmi in banca non è più sinonimo di garanzia come una volta. La pandemia e la crisi economica su scala mondiale che ha generato, mettono a rischio la liquidità di milioni di contribuenti. Le voci di una patrimoniale o di un prelievo forzoso sui conti correnti si rincorrono ormai da tempo ed il timore di vedere aggrediti i propri risparmi si fa sempre più insistente.

Ma a quanto sembra non sono solo gli interventi coercitivi da parte dello Stato a fare paura ai contribuenti. È bene sapere infatti che la crisi finanziaria del sistema globale bancario ha costretto alcuni istituti di credito a ridurre gli interessi positivi applicati sulle giacenze. In taluni casi si parla addirittura di interessi negativi che prevedono una decurtazione del capitale depositato ogni mese. Il rischio dunque è che i risparmi lasciati in banca diminuiscano invece di aumentare.

Quali banche applicano tassi negativi sui soldi in conto corrente?

A causa dell’aggravamento della situazione economica mondiale, sono tantissime le banche costrette ad applicare rendimenti negativi sulle giacenze dei risparmiatori. Molte banche europee hanno portato a zero gi interessi sui conti correnti con l’eccezione di alcuni istituti centrali che li hanno persino trasformati in negativi. È il caso delle banche svizzere dove il tasso è sceso a – 0,75%. In questo caso il risparmiatore non solo non ha più guadagno nel depositare la propria liquidità, bensì si trova costretto a versare una sorta di “commissione di mercato”.

Per ovviare ad una possibilità di questo tipo, alcune banche invitano i correntisti a dirottare la propria liquidità in altre forme di investimento. È il caso di Unicredit verso tutti quei clienti che possiedono una giacenza superiore al milione di euro. Nel caso invece si tratti di risparmi più contenuti la strada proposta sarà differente. Ad esempio banche come Intesa San Paolo, Che Banca! e Fineco prevedono per i piccoli risparmiatori tassi a zero sui depositi ma commissioni più elevate. Nonostante alcune di loro, soprattutto le banche online, si siano da sempre contraddistinte per la formula di conti a spese zero.

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