vecchi cellulari che valgono una fortuna

I nostri smartphone sono caratterizzati da una durata relativamente breve. La maggior parte degli utenti cambia il proprio smartphone ogni due anni, chi più chi meno. Di conseguenza il ricambio generazionale tra modelli è piuttosto ravvicinato. Questa situazione porta alla produzione di notevoli quantità di rifiuti elettronici, che invadono i centri di raccolta rifiuti di tutto il mondo.

 

Come vengono gestiti i rifiuti elettronici?

Al momento dell’acquisto dei nostri dispositivi elettronici, nel prezzo di vendita è inclusa una tassa per lo smaltimento del dispositivo, che permette di gestirlo in maniera sana e riciclabile al momento della sua dipartita nel paradiso degli smartphone.

Nel momento in cui uno smartphone non funziona più o si decide semplicemente di gettarlo, occorre portarlo nel centro di raccolta per rifiuti elettronici più vicino a casa. Possiamo tranquillamente cercare su internet quello più facilmente raggiungibile.

Ma una volta arrivato al centro di raccolta, cosa succede allo smartphone? Il dispositivo viene portato in un centro specializzato nello smaltimento e nel recupero di quei materiali che vanno a comporre i dispositivi che usiamo tutti i giorni. Per prima cosa, ancora prima che il dispositivo affronti il viaggio verso il centro attrezzato, occorre togliere la batteria, che per sua natura è composta da materiali pericolosi e infiammabili e che vanno gestiti in maniera particolare e separata dal resto dei componenti. Dalle batterie infatti viene estratto il Nichel e il Cobalto, due materiali utili per la produzione di nuove batterie.

Per il resto i telefoni sono composti da plastica e circuiti, il che li rende riutilizzabili e riciclabili al 90%. Materiali utili presenti all’interno dei nostri dispositivi sono lo stagno, il rame e l’alluminio, mentre anche all’interno dei display lcd e possibile trovare in larga parte materiali riutilizzabili.

 

La verità sul riciclo smart

Questo ovviamente è l’iter corretto, come dovrebbe essere idealmente. Tuttavia non tutti smaltiscono in maniera corretta questo tipo di rifiuti. Di conseguenza molti di questi apparecchi vanno ad inquinare terra e mare. Dei rifiuti smaltiti correttamente inoltre, solo il 33% raggiunge i centri di smaltimento adibiti al riciclo. Il restante 66% per vie traverse raggiunge il continente africano, dove recuperare materiali preziosi da dispositivi elettronici costa almeno il 50% in meno.

Mi raccomando, smaltite sempre correttamente i dispositivi presso i centri autorizzati. Avete pagato la tassa per lo smaltimento durante l’acquisto, quindi è un vostro diritto, ma anche un dovere, portarlo presso i centri appositi per salvaguardare la vostra salute e quella del nostro pianeta.

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