conti correnti

L’aumento del costo di gestione dei conti correnti non è una spesa da sottovalutare in questo momento. Soprattutto perché molto spesso si tratta di spese che non sono essenziali e che si riferiscono a servizi superficiali. Tra l’altro, negli ultimi anni, si è registrato un rincaro di tali costi che sono tanto più esosi quanto più vecchi sono i conti correnti ai quali si riferiscono.

Del resto aprire un nuovo conto corrente presenta talvolta delle agevolazioni di cui i vecchi correntisti non hanno mai usufruito. È dunque lecito affermare che aprire un nuovo conto corrente piuttosto che tenere in piedi il vecchio per anni, presenti alcuni vantaggi. Si stima che solo nel giro degli ultimi 4 anni le spese di gestione dei conti correnti abbia subito un aumento che si attesta tra i 15 e i 20 euro annui. Esistono peraltro alcune soluzioni per ovviare alle spese fisse di tali conti che se seguite alla lettera possono risultare vantaggiose per molti correntisti.

Contenere i costi dei conti correnti: ecco le 3 strade da seguire

La prima strada percorribile per ottimizzare le spese di conto corrente è quella di verificarne l’entità. Qualora risultassero eccessive sarà fondamentale chiedere un colloquio con il proprio direttore di banca e rinegoziare le condizioni iniziali. Altra via percorribile è quella di richiedere l’ISC ( Indicatore sintetico di costo), un documento contabile su cui dettagliatamente sono espresse le voci relative alle spese di gestione del conto.

Un’altra soluzione per contenere i costi è quella di optare per l’apertura di conti correnti online. È un dato di fatto che gli istituti di credito online abbiano costi di gestione ridotti rispetto alle banche con sedi fisiche. Pertanto chiudere un vecchio conto in favore di uno nuovo online è certamente garanzia di risparmio. Resta comunque la possibilità di chiedere l’intervento dell’Arbitro Bancario e Finanziario qualora si volesse far luce sulle spese considerate insostenibili ed alle quali si intende rinunciare.

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