Chernobyl

Il disastroso accadimento di Chernobyl non potrà mai essere dimenticato: ciò che quella notte accadde risulta essere oggi non solo un grande fatto di cronaca, ma bensì un avvenimento storico che ha prodotto effetti all’epoca e ancora oggi non cessa di produrne. Elemento di discussioni accese, dunque, la centrale radioattiva su cui sono stati fatti film e serie TV risulta essere un luogo di studio interessante per coloro che cercano di capire gli effetti del nucleare sulla vita umana e alle volte scoperte interessanti possono essere archiviate: tra le varie un fungo a quanto pare eccezionale.

Chernobyl: un fungo che cresce nella zona rossa potrebbe rivelarsi una risorsa per l’avvenire

Le radiazioni uccidono, la radiazioni distruggono, le radiazioni mangiano tutto quello che viene irradiato eppure, ad oggi, un essere vivente che in realtà si nutre di queste ultime esiste ed è un fungo. Grazie alle ultime ricerche effettuate nei dintorni della centrale radioattiva è stato possibile trovare questa specie denominata Cladosporium sphaerospermum, la quale è in grado di assorbire i raggi radioattivi emessi dalla zampa di elefante e creare un potenziale scudo che potrebbe permettere la vita umana nonostante l’invivibilità della zona.

Pensando più in grande, attualmente, le ricerche starebbero cercando di capire come sfruttare questa forma di vita per azioni anche superiori, come ad esempio l’esplorazione spaziale. Proprio per tale motivo, una colonia è stata inoltrata sulla stazione spaziale dove gli astronauti sono soggetti a radiazioni fino a venti volte più forti di quelle presenti nei dintorni di Chernobyl: la vita oltre la Terra? Potrebbe diventare reale grazie a questa nuova e ancora sconosciuta risorsa.

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