Fawkes applicazione riconoscimento facciale

Con l’evolversi della tecnologia e soprattutto con l’arrivo dell’intelligenza artificiale, è stato usato sempre di più il riconoscimento facciale per mezzo di vari algoritmi. Tuttavia, è capitato purtroppo che i dati immagazzinati tramite questo sistema (anche attraverso foto pubblicate sulle piattaforme social) siano stati utilizzati in maniera illecita, come ad esempio con il caso della società americana ClearView AI. Per contrastare questi algoritmi che permettono il riconoscimento facciale, è stata ideata l’applicazione Fawkes.

 

Fawkes: ecco come funziona l’app che inganna il riconoscimento facciale

A ideare questa nuova applicazione è stato il team Sand Lab dell’Università di Chicago. Questa applicazione, come già accennato, ha come scopo quello di ingannare gli algoritmi del riconoscimento facciale ed è stata chiamata Fawkes proprio per il riferimento a Guy Fawkes, ovvero il cospiratore inglese dei fumetti di “V per Vendetta”. L’inganno degli algoritmi avviene tramite una alterazione dell’immagine originale per mezzo di alcune piccole parti di altre fotografie. Ad un primo sguardo, l’immagine originale sembra rimanere la stessa ma in realtà non è così.

In questo modo, con l’applicazione Fawkes sarà possibile rendere inutilizzabili i dati raccolti da questi sistemi di riconoscimento facciale grazie alla funzione denominata Cloaking. Ben Zhao, ovvero un informatico che ha partecipato alla realizzazione dell’app, ha così dichiarato: “Quello che stiamo facendo è usare la foto occultata come un cavallo di Troia, per corrompere i modelli non autorizzati e spingerli ad imparare la cosa sbagliata su ciò che ti fa sembrare te e non qualcun altro. Una volta che si verifica l’errore, sei continuamente protetto, indipendentemente da dove vai o sei visto“.

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