smartphone

Guai a rinunciare agli smartphone! Al giorno d’oggi – specie quest’anno, dove la vita virtuale a causa del Covid ha scoperto una nuova identità – è praticamente impossibile fare a meno dei cellulari o dei dispositivi mobili. Tuttavia, vi è una domanda di fondo a cui sono state date tante ed allo stesso tempo nessuna risposta: gli smartphone provocano problemi alla salute?

 

Smartphone, 15 rischi per un utilizzo prolungato

Gli esperti sono più che divisi su questo fronte, tra rigoristi e tolleranti. Cerchiamo, quindi, di fare un po’ di ordine sull’argomento, andando a sottolineare i 15 rischi certi che un utilizzo prolungato del propio smartphone comporta.

L’esposizione prolungata al cellulare, in primis, non fa bene alla vista, con danni particolarmente nelle ore notturne. Attenzione anche all’udito, laddove si utilizzi un volume troppo elevato per le chiamate o anche per la riproduzione di video. Gli smartphone, inoltre, possono anche compromettere la postura del nostro corpo, data la tendente inclinazione del capo. In questo caso, potrebbero esserci anche ripercussione per i polmoni e per l’apparato respiratorio.

Sempre i telefoni possono causare disturbo del sonno o – sempre a causa della postura – anche infiammazioni croniche al collo come la cervicale. Anche se non è data per certa la corrispondenza tra smartphone e tumori al cervello, è bene evitare un esposizione prolungata alle onde delle radiofrequenze.

Tra i danni che non riguardano il proprio corpo, attenzione allo stress da prolungato utilizzo del cellulare. E’ stato inoltre dimostrato che i dispositivi mobili creano problemi per la memoria ed anche mancanza di autostima (anche nei bambini!).

Ancora tra gli effetti collaterali – specie in periodo di Covid – bisogna essere attenti a germi e batteri che si depositano sullo smartphone. E ricordarsi che alla guida, il cellulare non deve mai essere utilizzato!

Articolo precedenteQueste app rubano i dati dallo smartphone, ecco quali da eliminare subito
Articolo successivoRenault, Ford, Toyota e Honda: gli scandali continuano, ecco perché