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Semplificare la vita altrui. Questo lo scopo di Lear, una borsa portacomputer, o meglio dire una sleeve, che carica tutti i dispositivi. Dallo smartphone al portatile. Dal tablet all’ebook fino alla fotocamera. Quando ci troviamo fuori casa per lavoro o in viaggio rischiamo quotidianamente di dimenticare di ricaricare i nostri dispositivi. E se abbiamo bisogno di ricaricarne in contemporanea più di uno necessitiamo di più prese disponibili. Ma non sempre è scontato averle a disposizione. Lear. invenzione dell’inglese Arroe appena sbarcata su Kickstarter, ovvia a tutti questi problemi.

La “speciale” borsa offre una usb, compatibile con il Quick Charge, dove inserire i classici cavi di ricarica, una presa usb-C e, ancora,, una superficie di ricarica senza fili per dare energia ai dispositivi compatibili. a come funziona Lear? La ricarica è gestita da un’app che permette di tenere sotto controllo ogni dispositivo mentre la batteria interna è intercambiabile. Dunque, se ci troviamo in treno e abbiamo a disposizione una sola presa elettrica a lato, basta connettervi la sleeve prima e tutti i dispositivi poi. L’app permette anche di poter decidere l’ordine di ricarica dei vari dispositivi, creando, quindi, una personale lista.

Attualmente è disponibile in due versioni: quella da 5.000 mAh (carica il computer al 25% e il telefono 2 volte) o quella più performante da 20mila mAh (carica il portatile al 100% e il telefono 8 volte). Lear non è particolarmente ingombrante. I suoi 38 x 26 x 3 centimetri sono sufficienti per contenere quasi tutti i portatili in commercio con schermo fino a 15 pollici. È presente un sensore che rileva la posizione GSP della borsa. La tracolla, poi, rende Laer molto comoda. Costo della borsa? 119 euro (110 sterline). Non economicissimo ma nemmeno troppo proibitivo.

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