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Come ormai ben sappiamo, gli Stati Uniti hanno colpito Huawei in un punto scoperto, la produzione di processori. Con la nuove avance fatte a TSMC insieme ai nuovi divieti, il colosso cinese non potrà più sfruttare le fonderie della società taiwanese per produrre i chip necessari. Il divieto entrerà in vigore il 14 settembre, salvo revoca dell’ultimo minuto, ma nonostante questo, proprio TSMC non ha ricevuto ordini dal 16 maggio scorso.

Huawei aveva di fatto la possibilità di ordine chip in questi quattro mesi e nel mentre cercare una soluzione alternativa. Non l’ha fatto. Secondo fonti interne al produttore in questione, la società non avrebbe fatto più nessun ordine.

Questo è un problema più per Huawei che per TSMC. Quest’ultima ha riferito di aver ricevuto tanti altri ordini da coprire il buco che si è venuto a creare visto la mancanza degli ordini del colosso cinese. In sostanza, tutto sta girando a favore degli Stati Uniti.

 

Huawei e il futuro dei processori

Qual è il futuro della compagnia per quanto riguarda i processori? ancora non è dato saperlo, ma non sembrano preoccupati. Huawei ha in teoria davanti a sé una lunga lista di possibilità da cui attingere, da MeadiTek a Samsung. Quello che più preoccupa però, è che nel primo caso sarebbe un downgrade in fatto di potenza dei dispositivi che poi monteranno i chip. Nel secondo caso le trattative sembrano già quasi che essere morte ancora prima di nascere. Non è chiaro a questo punto come intenderà procedere, ma lo scopriremo già a partire dai Mate 40.

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