smartphone-datati

Fin dalla loro nascita gli smartphone hanno reso l’uomo più completo. Difatti si fa sempre difficoltà nel gettare o accantonare il proprio dispositivo per un altro. Eppure, in un modo o nell’altro riusciamo sempre a sostituirlo. Ma dove vanno a finire i telefoni “abbandonati”, e come si possono salvare da morte certa?

Smartphone: tra riciclaggio, beneficenza e centri di raccolta

Iniziamo col dire che un oggetto appartenente alle apparecchiature elettroniche e elettriche, quando viene gettato, va a finire in una specifica categoria. I RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) vengono classificati in cinque gruppi:

  • R1 (Freddo e Clima): frigoriferi, congelatori, apparecchi per il condizionamento
  • R2 (Grandi Bianchi): lavatrici, lavastoviglie, forni a microonde, piani cottura economici
  • R3 (TV e Monitor): vecchi schermi a tubi catodici CRT, moderni schermi a LED o al plasma
  • R4 (aspirapolvere, macchine per cucire, ferri da stiro, friggitrici, frullatori, computer, stampanti, fax, telefoni cellulari, videoregistratori, apparecchi radio, plafoniere)
  • R5 (sorgenti luminose): lampade con gas, tubi fluorescenti al neon, lampade a risparmio energetico.

Gli smartphone appartengono alla quarta categoria. Grazie al sistema “uno contro zero” dunque il dispositivo che intendete gettare, potrà essere consegnato al rivenditore in cambio di un nuovo.

Anche Apple tiene all’ambiente e invita i suoi utenti a consegnare al brand i vecchi smartphone (iPhone, iPad e Mac), in cambio di una somma di denaro o di una carta regalo.

Nel migliore dei casi invece, diverse associazioni italiane in collaborazione con cellulariperbeneficenza.it, puntano al riciclaggio dei vecchi dispositivi per una buona causa. In tal modo si darà una mano alla natura e si aiuterà il prossimo!

Articolo precedenteGoogle Play Store: avvistato un virus che mette a rischio i propri dati
Articolo successivoHuawei: l’apparecchiatura 5G è diventata vietata nel Regno Unito