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Vi ricordate il Batterygate? Quella teoria del complotto che poi si è rivelata corretta. In sostanza, Apple è andata avanti depotenziando volontariamente la potenza dei modelli più vecchi di iPhone per sopperire alle batterie che invecchiavano. Il problema alla base è che molti utenti portavano il loro dispositivo a far riparare per un costo non da poco quando bastava, e basta, cambiare la batteria.

Alla fine, dopo un paio di anni dallo scandalo, negli Stati Uniti è finalmente iniziato il risarcimento da parte di Apple. Un risarcimento di 25 dollari che dovrebbe, verosimilmente, coprire il costo di un cambio di batteria.

Gli utenti che possono richiedere tal rimborso devono possedere un iPhone 6 o 6 Plus, un iPhone SE di prima generazione ma dotato di iOS 10.2.1, un iPhone 7 o 7 Plus con iOS 11.2. Come detto poc’anzi, solamente chi risiede negli Stati Uniti può richiedere il risarcimento.

 

Apple: il Batterygate ha una svolta

Contando il numero di iPhone idonei a questa pratica, Apple potrebbe finire per pagare tra i 310 milioni e i 500 milioni di dollari. Apparentemente però, il numero effettivo di dollari del risarcimento cambierà a seconda del numero di richieste totali che verranno fatte entro il 6 ottobre, data limite entro compilare un form online.

La parte più interessante è che Apple non ha in realtà mai confermato il loro comportamento. Il risarcimento, a detta loro, è un modo per evitare contenziosi onerosi e costosi. In sostanza, hanno deciso di pagare a tutti 25 dollari ed evitare lunghe cause legali in tribunali per via del loro comportamento.

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