internetAnche a causa del loco-down negli ultimi mesi sono in costante aumento le interazioni su internet, in particolare modo quelle riguardanti i video. Questo almeno stando ai dati raccolti da Limelight Networks nel rapporto “How Video is Changing the World“. A farla da padrone in questi mesi sono stati ovviamente i siti e le piattaforme che offrono servizi in streaming; due tra tutti Netflix e Amazon Prime Video.

Complice anche il blocco dei campionati e la chiusura di cinema e teatri, coniugati all’obbligo di rimanere a casa, è stata stimata una media di 3 ore e 40 minuti al giorno passati davanti a contenuti multimediali in Italia.

Internet: ricerca di informazioni e telemedicina

 

Ad analizzare il fenomeno uno dei membri del team di Limelights, Mike Milligan, che ha dichiarato: “La pandemia ha ampliato i confini dell’online video. Applicazioni per la collaborazione a distanza, l’e-learning e la telemedicina sono ampiamente disponibili da tempo ormai, ma oggi sono essenziali per continuare a vivere anche in quarantena. Durante la pandemia, molte persone si sono rivolte ai video online per connettersi con gli altri e mantenere le proprie attività quotidiane; ma ciò non si esaurirà una volta terminata la quarantena. La nostra ricerca sottolinea come l’online video rimarrà una parte importante della nostra via anche nella nuova normalità.”

E in effetti sono in molti a dichiarare come, da quando è avvenuto il lock-down, abbiano ampliato sia qualitativamente che quantitativamente l’utilizzo di internet. Oltre alla ricerca di informazioni utili, come conferenze stampa e annunci speciali, si sta diffondendo anche in Italia il fenomeno della telemedicina, la possibilità di interagire con medici e specialisti utilizzando i propri device.

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