Wirecard-scandalo

Come se quest’anno già non ci avesse regalato abbastanza problemi, lo scandalo Wirecard non ha di certo aiutato. Molte persone infatti sono ritrovate con il conto e i soldi bloccati, persino in Italia. Forse non tutti conoscono Wirecard di nome, ma si tratta di una delle aziende più importanti che operano nel settore dei pagamenti on-line e fintech. Il funzionamento di carte prepagate come le SisalPay e le solito, dipendeva strettamente proprio da questa azienda.

Wirecard, ecco quali sono state le conseguenze del suo fallimento

I disagi sono iniziati più o meno intorno a mezzogiorno dello scorso venerdì. In quel momento infatti, le autorità finanziarie hanno imposto che l’azienda bloccasse tutte le operazioni. Pertanto questo ha comportato un totale blocco di prelievi, pagamenti, crediti e ricezione bonifici da parte di comuni cittadini che possedessero ad esempio una SisalPay. Stiamo parlando di un numero molto grande e, ben 325.000 carte di debito solo in Italia. La perdita e di più di 20 milioni di euro che attualmente sono congelati nei conti di coloro che possiedono queste carte.

Sia Soldo, che SisalPay, hanno comunicato tempestivamente ai propri utenti, cosa stesse accadendo. La buona notizia per tutti coloro che sono stati vittime di questo fatto, è che il proprio saldo è al sicuro. Le possibilità che sono state proposte da SisalPay ai propri clienti sono ad esempio due: aprire una nuova carta in partnership con Banca 5 e trasferire lì il saldo, oppure ricevere un rimborso sulla propria carta. Solito invece, ha deciso di tentare di mantenere attive le carte che già sono in possesso dei propri clienti e di trovare una maniera per renderle nuovamente operativa, chiedendo nel frattempo, ricorrere a mezzi differenti di pagamento.

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