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La possibilità che un condono venga presto messo in atto non è poi così remota: con la crescente necessità di dare vita ad una riforma fiscale, il Governo potrebbe presto dare luogo ad una sanatoria nazionale senza eguali. A mettere tali carte in tavola non sono notizie di corridoio, ma bensì Ernesto Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate, il quale ha ipotizzato un maxi condono finalizzato allo snellimento dei tempi burocratici e della macchina fiscale nel suo senso più ampio.

Riguardante circa 400 miliardi di euro, l’operazione di cui tanto si sta discutendo andrebbe a riguardare quei debiti per cui oramai il Fisco si vede impossibilitato a recuperare in quanto suddivisi in:

  • 153 miliardi  a soggetti falliti,
  • 119 miliardi a soggetti deceduti,
  • 109 miliardi a soggetti nullatenenti.

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I numerosi investimenti che lo Stato si è impegnato ad elargire nel corso della pandemia hanno oggi condotto ad un bivio davanti cui il Governo deve prendere una decisione. La necessità di fare tornare i soldi in cassa e far avanzare, ad ogni costo, l’economia (per non ricadere in una crisi) sono i due moventi principali che da qui a qualche mese stanno carburando la macchina che porta avanti il Paese.

La possibilità che un condono tombale intervenga, dunque, si fa sempre più consistente anche se fino a prova contraria rimane un ipotesi. Solo i prossimi tempi potranno svelare il destino dei cittadini debitori, i quali potrebbero trovarsi a tirar un sospiro di sollievo inaspettato.

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